Tuffarsi con i pinguini? Prova in Sudafrica

A Simon’s Town, Città del Capo, è possibile fare il bagno accanto alla colonia di bipedi che la popola dal 1985

Non solo al Polo Sud. Per il magico incontro con i pinguini, forse i bipedi più simpatici del pianeta, non c’è bisogno di arrivare in Antartide, anche se la maggior parte degli esemplari che popolano la terra, e in particolare il più grande, il pinguino imperatore, vive proprio là.

Uno dei luoghi più suggestivi per la loro osservazione è invece la Patagonia e in particolare la Isla de La Magdalena, una striscia di terra a trentacinque chilometri da Punta Arenas, dove si arriva con un’ora circa di barca. Sulla minuscola isola, dove a seconda della stagione si stimano tra i 100 e i 150 mila pinguini di Magellano, ci si trova a stretto contatto con gli uccelli intenti a godersi il sole o a covare le uova. Un recinto di ferro separa però i visitatori dai padroni di casa, per evitare inutili e dannosi contatti fisici. Si può invece passeggiare fino al faro, dove un piccolo centro informazioni permetterà di conoscere meglio usi e costumi degli uccelli bianchi e neri che popolano l’isola.

Ma se, salvaguardia permettendo, l’obiettivo è fare il bagno con i pinguini, la meta giusta è l’Africa: Namibia e Sudafrica sono infatti gli unici luoghi di nidificazione del pinguino africano e uno dei luoghi più famosi è la Boulders Beach a Simon’s Town, non lontana da Città del Capo. In questa spiaggia, famosa per i massi di granito levigati dal mare, è possibile fare il bagno accanto alla colonia di bipedi che la popola dal 1985. Qui i pinguini africani si possono osservare dalla passerella in legno su Foxy Beach che porta a pochi metri dagli uccelli ed è accessibile dal centro informazioni su Kleintuin Road. Altrimenti si può arrivare fino alla spiaggia e fare il bagno nello stesso tratto di mare in cui si immergono i pinguini, facendo attenzione a non disturbarli e a non dare loro da mangiare. L’area è gestita dall’Ente Nazionale del Parchi del Sudafrica www.sanparks.org e per entrare si paga una tassa di conservazione di 60 rand sudafricano (poco meno di 4 euro).

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